Luci d’artista
a San Lorenzo
…quando il bambino era bambino…
omaggio a “Il cielo sopra Berlino”
di Solveig Cogliani
di Carla Capocasale
Arte e cultura
68 ı ITALIA informa
per dar forma all’opera e farne un’esperienza condivisa. La folla
non è così mera spettatrice ma diviene, in qualche modo, fautrice
d’arte. Da una finestra dell’edificio spuntano le ali di un Angelo
pronto a carpire i segreti della mente umana rivelati dai tratti
di luce di Solveig Cogliani. Della figura angelica – mediatrice tra
la realtà terrena e quella celeste – restano solo le ali impalpabili
eppure al tempo stesso fortemente percepibili, consegnandoci
un invito a recuperare una dimensione più metafisica della vita
umana. L’opera pone un interrogativo sui confini dell’esigenza di
materia e spiritualità, dell’ora e dell’eterno, nella vita e nell’arte.
Quest’ installazione è la più recente di una serie di opere dedicate
alla tematica dell’angelo che ha sempre affascinato la Cogliani,
al pari del tema dei cancelli e della memoria. Dal dittico “Angeli
sulla città” (2014) acquisito alla collezione della Pontificia Insigne
Accademia di belle arti e lettere dei Virtuosi al Pantheon, a “L’Angelo
sulla città” (2015) esposto per la prima volta nella mostra
personale intitolata “Roma, la Grande Guerra”, ospitata presso
il complesso del Vittoriano, si arriva – più di recente – all’opera
densa di gioia e colori brillanti che impreziosisce la nuova “Chiesa
degli Angeli” de La Candelaria Salta nel nord est argentino.
La copertura policroma applicata sulle pareti di questo edificio di
culto riproduce 1500 piccoli Angeli creati appositamente da artisti
italiani, argentini e provenienti dal resto del mondo. Ed era, in effetti,
per la Cogliani, una suggestione quasi inevitabile. La costante
tensione dell’autrice verso “ciò che è oltre”, “ciò che va al di
là”, seppur partendo da un’analisi attenta e puntuale della realtà,
non poteva che condurla a rendere centrale, in una parte delle
sue opere, la figura degli Angeli. Al termine di questo percorso
artistico i messaggeri celesti vengono infine depurati, dall’autrice,
di qualsiasi fattezza umana, fino ad essere rappresentati da un
battito d’ali che si materializza in un’esperienza condivisa.
Attraverso la presenza dell’Angelo che ascolta i pensieri dei passanti,
l’installazione vuole essere anche un omaggio al film culto “Il
Cielo sopra Berlino”, prodotto esattamente trent’anni fa. Le opere
cinematografiche, al pari dei quadri e delle sculture, possono rappresentare,
in modo indiscusso, una delle più alte forma d’arte.
La straordinarietà di questo film, intriso di poesia e che la pittrice
Solveig Cogliani intende celebrare, è forse proprio nell’accettazione
e nella valorizzazione dell’esperienza umana terrena come
luogo dicotomico di felicità e dolore, nell’attenzione sul mondo
delle esperienze umane che gli Angeli osservano con attenzione.
In queste esperienze si cerca di comprendere l’essenza delle cose.
Da bambini questa comprensione è immediata. Basta guardare il
cielo e si è immediatamente in contatto con gli angeli. Per questo
il film è anche un elogio all’infanzia. Nel passaggio alla vita adulta
questa dimensione verticale si perde per conquistarne una orizzontale
che ha dei limiti ben precisi, scanditi da luoghi e tempo,
ma anche infiniti abissi di sentimenti e pensieri. In queste acque a
volte burrascose, a volte placide alla fine gli stessi angeli vorrebbero
immergersi, invidiosi della nostra mortalità che ci consente di
amare, soffrire ed in una parola, di vivere. Pensiero e sentimento
sono anche ciò che consente ad ogni individuo di ascendere costantemente
ad una dimensione metafisica nella quale anche la
pittrice Solveig Cogliani, impegnata nella sua continua esplorazione
dei luoghi dell’anima, vuole fortemente credere.
E forse la profonda dedizione e attenzione verso gli altri che anima
la vita di questa straordinaria donna ed artista, l’ha spinta a
regalarci la proiezione di queste angeliche ali sulla Città Eterna
che ci solleva, ci tranquillizza e ci promette l’esistenza di una dimensione
più alta verso la quale tendere lo sguardo.
*Segretario Generale
Associazione “Vite Senza Paura – Onlus
Non ci sono commenti