Pinocchio

Ad Arte Padova 2015….. In attesa del Cubo festival di Ronciglione

Invezione del futuro
Conferenza di Francesco Gallo Mazzeo
per il CUBO Festival 2015 – Ronciglione – andar per arte , corso Umberto I
5 dicembre 2015, ore 11,30

“Invezione del futuro vuol dire proiezione nell’originalità e nella sperimentazione, nella continua ricerca dell’invisibile, dell’inesistentecioè di tutto quanto carettarizza sempre di più il nostro tempo coime contaminazione, come complessità e tutto quanto investe lo stesso concetto di cultura, come sapere di non sapere e quindi esigenza di mettere in discussione tutte le conoscenze acquisite, in crisi. Siamo alla cultura di crisi, che non vuol dire crisi della cultura, ma crisi del bagaglio, della sistematicità, delle trattatistiche in luogo della provvisorietà, di una transatività che avvolge la tradizione, che quando non è concepita in senso leonardesco e galiliano, diventa tradizionalismo, quindi sclerosi e dogma, che blocca i processi di trasformazione, sia soggettivamente che oggettivamente. D’altra parte è la modernità stessa, in queste fasi, sempre più rapide ed indefinibili, che detta la sottrazione di tempi e degli spazi e chiede leggerezza, che abbandona la spugnache si impregna e adotta il sale che si scioglie, incrementando la qualità e la quantità, che a differenza di qaunto pensano apocalittivci e disintegrati, non annuncia il crepuscolo dell’umanità(della ragione, del sentimento, della solidarietà), ma la sua nascita, finalmente, dopo tanti annunci.
L’abuso del concetto di contemporaneità, la sua confusione con una malintesa diacromia posteriore alla modeernità , immmette elementi di confusione concettuale sul concetto di modernità avanzata che dissolve le identità statiche, confinandole nella stagnazione e quindi nella decadenza e nel degrado, ma questo comporta un’esigenza di culturizzazione che unisce che unisc eumanesimo nuovo e nuova scienza, transitando il linguaggio inventivo delel arti in quello scavitare della fisica matematica e viceversa. ”

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“C’era una volta …”Un re!” diranno,subito i miei piccoli lettori.
No, ragazzi avete sbagliato.”…. C’era una volta un SOGNO
…..Il sogno è vita installazione di Solveig Cogliani
Per il CUBO Festival di Ronciglione 2015

Testo di Solveig Cogliani
Ciò che trovo particolarmente affascinante nella favola straordinaria di Pinocchio
è il fatto che alla fine della storia si rimane sempre un po’ col dubbio che Pinocchio non sia mai diventato in effetti un bambino in carne ed ossa, perché tutto il suo ‘viaggio’ ..-tema che anch’esso e’ centrale nell’opera – potrebbe essere stato uno straordinario sogno di
Geppetto, ovvero il Suo SOGNO…ed in realtà, non è neppure importante verificare se sia tutto vero o il frutto dell’immaginazione di Geppetto, perché ciò che rileva e’ il fatto che Geppetto ci creda, lo sogni e perciò lo viva.
Ecco che la straordinarietà della favola sta nella sua natura doppiamente ‘visionaria’… La prima ovvia che dipende dalla circostanza in se’ di essere una favola è quella ulteriore del sogno di
Geppetto.
È così capovolgendo l’opera di Calderon de la Barca, che per me è sempre stata un riferimento, nasce IL SOGNO E’ VITA perché è capace di giustificare una vita e di dare dunque la vita….nel simbolo di Pinocchio, il legno prende vita attraverso il sogno di Mastro Geppetto.
Per Ronciglione ho scelto di far vivere il Sogno ‘Pinocchio’ per grandi e piccini attraverso l’albero per eccellenza… Un ulivo.
Tale installazione costituisce una ‘onirica’ prosecuzione della ‘provocazione’ dello scorso anno : la porta /infinito….heaven’s gate..che consente in ogni luogo…sol che lo si creda di passare ad una diversa dimensione
Solveig Cogliani