Heaven’s gate per La giornata del contemporaneo – Gibellina

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giornata del contemporaneo 2019

giornata del contemporaneo 2019

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Gibellina 2019

Gibellina 2019

Durante la residenza artistica suggestionata dalla presenza dell’Etna, è nato uno dei primi ‘cancelli’. Ero suggestionata anche dalla connessione tra terre e culture differenti nella condivisione dell’esperienza con un artista giapponese, ed ho iniziato a pensare ad un’installazione che fosse un cancello, per l’oltre…che ci mantenesse in comunicazione al di là del ritorno a casa…. una figura creata dalle ombre su una corteccia diventa una donna, un fascio luminoso che penetra in una grotta ispira l’avvio di uno studio sulle “sfumature” della materia. Era il 2014 a Sant’Alfio sull’Etna, nel dialogo con gli artisti Shuhei Matsuyama e Danilo Maestosi e con l’organizzatrice Nilla Zaira D’Urso.
I dipinti del Ciclo dei Cancelli sono diventati poi il tema della personale “Diarius” a Napoli. Per esso ho scelto di dipingere sul lino non trattato di un corredo antico. Il mezzo è divenuto anch’esso un valore del dipinto ed una scelta. Quattro dipinti sono stati esposti alla Galleria Michelangelo di Roma in “Dentro-fuori. Visioni di Roma” a confronto con le fotografie di Ruggero Passeri, altri tre sono stati pubblicati unitamente ad uno scritto negli Annali della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Letteratura dei Virtuosi al Pantheon, il “Cancello n. 1” è in esposizione permanente alla Fondazione Banco di Napoli.
La maggior parte dei cancelli è nata passeggiando e guardando Roma, i luoghi della mia vita, ma altresì simbolici incredibilmente: il cancello del pastificio San Lorenzo, la Balduina, la casa dove sostò Gandhi a Roma, il cancello della sinagoga, il cancello all’interno del Pantheon, ma anche uno strano cancello ‘sgarrupato’ a Mazara illuminato dal giallo del sole e con la vita dietro che fiorisce, uno qualsiasi dietro via Cavour, …perché i cancelli mi permettono sempre di vedere l’oltre, I Cancelli sono stati recensiti come “carichi di valenze metaforiche” (S. de Stefano) e come il “procedere di un viaggio nel tempo, a ritroso nella memoria oppure in una proiezione d’impossibile futuro”, “un bisogno radicale d’andare “oltre”, di avere “altro” ” (F. Gallo Mazzeo),
HETH = 8 in ebraico e fenicio è il cancello,
A Ronciglione (Viterbo) – nasce il 5 dicembre 2014 “Heaven’s Gate“, il cancello-installazione nell’ambito del Cubo Festival, alle ore 16 di venerdì 5 dicembre, che si è illuminato nella piazza degli Angeli.Essa è stata collocata per Bias presso Cave di Cusa a Selinunte.
Costruita in plexiglas perché sia impercettibile come una porta sull’infinito che può essere in ogni luogo.
Il mio cancello Heaven’s gate è ora approdato nella sua casa presso la Fondazione Orestiadi, che l’ha accolto a Gibellina, in luogo simbolo e custode dell’arte contemporanea, ed è stato esposto per la Giornata del contemporaneo il 12 ottobre 2019 affinché esso rimanga a testimoniare il valore della comunicazione tra i popoli e la possibilità di trascendere attraverso l’arte.
Esso diviene LA PORTA DEL SOLE, orientato ad EST, attraversato dal sole dall’alba al tramonto, e aperto simbolicamente al Medioriente da un lato e al giardino degli ulivi dall’altro. E’ affermazione di libertà – come evidenzia Paolo Battaglia La Terra Borgese – con le parole di Jovanotti: ha labbra morbide(la libertà), braccia fortissime, e se ti abbraccia ti libererà.

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